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Betadine Soluzione Cutanea 10%-120 ml

Betadine Soluzione cutanea si usa per disinfettare la cute e le ferite superficiali come cute lesa e piaghe
  • Minsan: 023907076
  • Produttore: VIATRIS HEALTHCARE LIMITED

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Descrizione

Betadine Soluzione Cutanea si usa per disinfettare la cute e le ferite superficiali.

Principio attivo

100 ml contengono: iodopovidone (al 10% di iodio) 10 g.

Eccipienti

Glicerolo, macrogol lauriletere, sodio fosfato bibasico biidrato, acido citrico monoidrato, sodio idrossido, acqua depurata.

Modo d'uso

Applicare 2 volte al giorno direttamente su piccole ferite ed infezioni cutanee.
Una quantità di 5 ml di soluzione (contenente 50 mg di iodio) è sufficiente a trattare un'area di circa 15 cm di lato.
Per antisepsi cutanea: applicare uno strato protettivo della soluzione di colore marrone fino ad ottenere una
colorazione di intensità media: si forma una pellicola superficiale che non macchia.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; ipertiroidismo.
Non usare in bambini di età inferiore ai 6 mesi.

Avvertenze

Non usare per trattamenti prolungati.
Particolare cautela va usata in pazienti con preesistente insufficienza renale che necessitino di regolari applicazioni di
Betadine su cute lesa.
Solo per uso esterno.
L'uso specie se prolungato può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione.
In tal caso interrompere il trattamento ed adottare idonee misure terapeutiche.
I pazienti con gozzo, noduli tiroidei o altre patologie tiroidee acute e non acute sono a rischio di sviluppare iperfunzione
tiroidea (ipertiroidismo) a seguito di somministrazione di grandi quantità di iodio.
In questa popolazione di pazienti, la soluzione di iodopovidone non dovrebbe essere impiegata per un periodo di tempo
prolungato e su estese superfici corporee se non strettamente indicato.
Non usare almeno 10 giorni prima di effettuare una scintigrafia o dopo scintigrafia con iodio radioattivo oppure nel
trattamento con iodio radioattivo del carcinoma tiroideo.
Evitare il contatto con gli occhi.

Interazioni

Evitare l'uso contemporaneo di altri antisettici e detergenti.
E' possibile che il complesso reagisca con le proteine o altri composti organici insaturi, e che questo determini un a
riduzione della sua efficacia.
L'uso concomitante di preparati con componenti enzimatiche per il trattamento di ferite determina un indebolimento
degli effetti di entrambe le sostanze.
Lo iodopovidone non deve essere usato contemporaneamente a prodotti contenti sali di mercurio o composti del
benzonio, carbonati, acido tannico, alcali, perossido d'idrogeno, taurolidina e argento.
L'uso di prodotti contenenti iodopovidone in concomitanza con altri antisettici contenenti octedina nelle stesse sedi o in sedi adiacenti può provocare una momentanea colorazione scura delle aree interessate.
L'effetto ossidativo delle preparazioni a base di iodopovidone può causare risultati falsi positivi di alcuni esami
diagnostici di laboratorio (ad esempio test con toluidina o gomma di guaiaco per la determinazione dell'emoglobina o del glucosio nelle feci o nelle urine).

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati sono classificati in base alla loro frequenza : Molto comune (>= 1/10) Comune (> 1/100 a < 1/10)
Non comune (>= 1/1.
000 a < 1/100) Raro (>= 1/10.000 a < 1/1.000) Molto raro (< 1/10.000)
Disturbi del Sistema immunitario. Raro: ipersensibilità; molto raro: reazione anafilattica.
Patologie endocrine. Molto raro: ipertiroidismo (talvolta con sintomi come tachicardia o agitazione).
Patologie della cute e del tessut o sottocutaneo.Raro: dermatite da contatto (con sintomi come eritema, microvescicole e prurito); molto raro: angioedema.

Gravidanza e allattamento

Durante la gravidanza e l'allattamento, la soluzione di iodopovidone deve essere utilizzata solo se strettamente
necessaria e alla minima do se possibile, a causa della capacità dello iodio di attraversare la placenta e di essere secreto nel latte materno e per l' elevata sensibilità del feto e del neonato allo iodio.
Lo iodio, inoltre, si concentra maggiormente nel latte materno rispetto al siero, pertanto può causare ipotiroidismo
transitorio con aumento del TSH (ormone stimolante la tiroide) nel feto o nel neonato.

Formato

Flacone da 120 ml