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Il Saturimetro come funziona e perché averlo a casa

L'importanza della Misurazione della saturazione di Ossigeno nel Sangue.

Saturimetro a cosa serve

MISURAZIONE DELLA SATURAZIONE DI OSSIGENO NEL SANGUE

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In questo periodo sentiamo molto parlare di misurazone della saturazione del sangue e dell' uso dei pulsossimetri.

  • Cos' è la saturazione di ossigeno del sangue?

La saturazione è un indice che permette di rilevare il rapporto tra la percentuale di emoglobina legata all' ossigeno e quella  che circola all' interno dei vasi sanguigni arteriosi. In condizioni normali, i globuli rossi si caricano di ossigeno e lo trasportano dai polmoni ai vari tessuti dell’organismo. Misurare il grado di saturazione di ossigeno nel sangue risulta fondamentale per capire la quantità di ossigeno presente all’interno del nostro corpo.

  • Come si misura la saturazione del sangue?

Per misurare la saturazione di ossigeno si utilizza uno strumento chiamato saturimetro o ossimetro o pulsossimetro. Questo dispositivo a forma di molletta permette attraverso dei sensori di misurare il livello di ossigeno nel sangue.
Il monitoraggio dei valori di saturazione d’ossigeno viene effettuato anche in ambito domestico per valutare l’efficacia delle terapie farmacologiche e valutare rapidamente se è in corso un’ipossemia. 

  • Come va letto il dato rilevato dal saturimetro?

La cifra che si ottiene come risultato rappresenta il valore di ossigeno nel sangue eviene espresso solitamente in SpO² ( più raramente con SaO²). La saturazione di ossigeno nel sangue assume un valore che varia da 0 a 100. Tale valore può oscillare o subire dei cambiamenti anche in condizioni normali, in quanto può essere influenzato da età, qualità respiratoria, presenza di patologie polmonari, fumo.
Alcuni saturimetri indicano anche le pulsazioni cardiache al minuto  (BPM) e l' indice di perfusione (valore numerico che indica l'intensità della pulsazione nel punto in cui viene posizionato il sensore. É un valore relativo che varia da paziente a paziente ed in base alla zona in cui viene posto il sensore. Varia da 0,02% (intensità molto debole) al 20% (intensità molto forte), più l'intensità e alta e più appropriato è il dato della misurazione SpO2).

  • Quali sono i valori di riferimento?

Nei bambini la saturazione deve assumere valori superiori al 97% e di solito si aggira tra il 99 e il 100%.

Negli adulti la percentuale è leggermente più bassa rispetto ai più giovani, il valore ottimale si attesta sul 95%. In un anziano o in un fumatore è di solito inferiore al 95%. Se la persona sottoposta alla misurazione soffre di una patologia polmonare (chiamata BPCO o broncopneumopatia cronica ostruttiva) la percentuale da tenere in considerazione è da considerarsi ottimale anche se supera leggermente il 90%.

  • Quando si può parlare di situazione di emergenza?
    Potrebbe esserci qualche problema in corso solo nel caso in cui la saurazione scenda vertiginosamente nel giro di pochi minuti (oppure ore). La percentuale di ossigeno nel sangue del paziente non deve scendere al di sotto dell’85%. Nel caso in cui la misurazione si attesti al di sotto di tale valore, potrebbe esserci la possibilità che l’utente stia affrontando un’ipossia moderata (o grave). Se così fosse, bisogna analizzare le cause e chiamare un medico. Il saturimetro può evidenziare patologie come: un peggioramento dell' asma, acutizzazione della BPCO, infezioni polmonari (polmonite, bronchite, bronchiolite), edema polmonare ed embolia polmonare.

  • Il saturimetro è affidabile e preciso?
    Il saturimetro è uno strumento pratico, sicuro e preciso. Il suo utilizzo non causa alcun effetto collaterale (o dolore).

  • Consigli per una corretta misurazione
    Il saturimetro può portare ad errori di lettura se utilizzato in condizioni non ottimali, mostrando risultati falsati. Bisogna fare attenzione a:
    - eliminare lo smalto per unghie scuro (nero, blu, verde) e il gel perchè potrebbero schermare le lunghezze d' onda generate dalla sonda rendendo imprecisa la misurazione;
    - la presenza di vasocostrizione dei vasi sanguigni delle dita delle mani, che portando ad una diminuzione del flusso sanguigno potrebbero portare all 'elaborazione di dati falsati;
    - la presenza di ipotensione, poiché la lettura diventa meno affidabile quando si scende sotto i 50-60 mmHg di pressione sistolica;
    - la temperatura corporea, dato che sotto i 35° si verifica una riduzione dei valori nalizzati dal dispositivo;
    - i movimenti di chi sta utilizzando il saturimetro, che possono creare mancate letture dell' onda pulsatile.

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